La revisione legale è lo strumento previsto dal legislatore italiano per accertare la veridicità e la correttezza delle rilevazioni contabili e del bilancio d’esercizio o consolidato delle imprese superiori a dimensioni minime, al fine di tutelare soci e terzi relativamente all’attendibilità dei bilanci.
Revisione legale obbligatoria
Ai sensi dell’art.2477 del Codice Civile sono tenute alla nomina di un revisore o di un organo di controllo le società che per due esercizi consecutivi hanno superati uno dei seguenti limiti:
- 4 milioni di euro dell’attivo dello stato patrimoniale;
- 4 milioni di euro dei ricavi dalle vendite;
- 20 dipendenti occupati durante l’esercizio.
Superato uno solo di questi limiti per due esercizi consecutivi, la revisione legale è obbligatoria.
Revisione legale volontaria
Tuttavia, anche le società che non rientrano nei parametri precedentemente elencati possono fare uso di questo strumento attraverso la nomina di un revisore legale. Un’analisi da parte di un esperto, infatti, è utile per ricevere un giudizio professionale da un professionista esterno sulla congruità del bilancio d’esercizio a rappresentare in modo veritiero e corretto la situazione economico-patrimoniale e finanziaria della società, nonché sulla correttezza delle procedure amministrative-contabili adottate dalla società, individuandone aree di criticità (ove esistenti) e di miglioramento: si tratta infatti di un ottimo mezzo per individuare in tempo eventuali problematiche che col tempo potrebbero portare ad una crisi d’impresa.
Oltretutto, una revisione contabile volontaria permette di migliorare non solo la performance effettiva della società, ma anche di fornire maggiori garanzie sulla correttezza e sulla veridicità dell’informativa finanziaria agli stakeholders, migliorando così la credibilità della società agli occhi delle banche.